Time are changin’?
Tempo di cambiare!
Hai l’anima da barattare?
nell’Omeostasi politica
l’indignazione, ciclica,
gravida di sussulti
per gesti inconsulti
mostra patina cinica,
Minima moralia in clinica,
Sonorità in cantina,
tromba freejazz in sordina,
col ritmo da barricata,
a da passà a nottata.
Graffiti in tinta plasma,
sui muri un ectoplasma!
Mentre tifi rivolta,
il “sindaco” ti da batosta
lasciando a gomme a terra
chi dichiarava guerra
con gridi masticati
di inni operaisti
ideologie in soffitta
costretti a chiuder ditta
tu a bordo fiume attendi
giorni ancor più tremendi
Tempo non puoi aspettare,
pavidi? da rottamare!
In questa epoca asfitica
di politica omeostatica
reclama d’orgoglio sussulti:
avantimarch, tumulti!
fischia vento, ora, più forte,
“le idee di rivolta…
non sono mai morte”
(a Vladimir Majakovskij)
bardaneri 
1 febbraio 2014 at 9:44 AM
Bella. Si sentono in lontananza i tamburi. Quando avrò bisogno di un po’ di ottimismo, citofono qui.
1 febbraio 2014 at 10:47 AM
più che altro “Pessimismo dell’intelligenza, ottimismo della volontà”. Quando si sentiranno i tamburi, nei pressi, sarà scoccata l’ora anche per i pavidi 🙂
1 febbraio 2014 at 10:31 AM
Dire che sei superlativo oramai è perfino superfluo!
Ci sarebbe da scrivere e disquisire con un singolo commento su ogni gruppo di versi
1 febbraio 2014 at 10:48 AM
versi in libertà, essendo io un compositore di versi non a tempo pieno. Vladimir Majakovskij ovviamente era un’altra cosa. inarrivabile. Grazie
1 febbraio 2014 at 1:10 PM
Sai che ho pensato davvero che fosse di Majakowskij. Non lo leggo da tanto ma lo stile mi sembrava quello.
In effetti i tempi da rottamare sono questi, a cominciare dai rottamatori.
Al3ph
3 febbraio 2014 at 8:37 PM
i rottamatori sanno che siamo nel Paese gattopardesco
2 febbraio 2014 at 7:52 AM
Bard, che tu fossi bravissimo non è una novità per me, ti conosco, blogghisticamente parlando, da tanto di quel tempo! Eppure resto ancora stupita dalla tua bravura .
Non conosco abbastanza Majakowskij, quindi nn so dire se è nel suo stile, ma di sicuro è una poesia di impegno civile eppure leggera, seria eppure giocosa. Bellissima! 🙂
3 febbraio 2014 at 8:38 PM
grazie cara, troppo buona.
2 febbraio 2014 at 12:06 PM
Figooo! direi con il gergo pittoresco del mio nipotino di sette anni.
Forse io riuscirei ad avere un pensiero più articolato per esprimere lo stupore (copio Francesca, ma il mio è quello di una scoperta, non di una conferma) e l’ammirazione. Bella energia, e iniezione di “ottimismo della volontà”.
Ho un’immagine nella mente: Caparezza che interpreta il tuo brano su un grande palco.
Ciao, e grazie
Antonella
3 febbraio 2014 at 8:39 PM
capparezza è un mito.
2 febbraio 2014 at 2:24 PM
Tutto d’un fiato con Majakovskij in riferimento di chiusura per ammonire e sondare se c’è ancora il minimo senso di rivolta, ottimo anche per dar la sveglia, incitando ad alzar testa e cuore.Come a dire – ti ho dimostrato tutto – ora agisci)
Grazie, metrica perfetta … versi e rime eccellenti. Sono un amante del genere e mi perdonerai se avdo appena in OT per questo …
Raymond
3 febbraio 2014 at 8:40 PM
agire. mi vorrò sbagliare ma è pieno di sordi. speriamo in un rigurgito d’orgoglio
2 febbraio 2014 at 9:37 PM
Non posso che associarmi a chi mi ha preceduta per complimentarmi con te.
Versi molto attuali. E’ veramente tempo di cambiare…ma cambierà mai?
3 febbraio 2014 at 8:41 PM
beh, noi ci proviamo. almeno la speranza che cambi ci tiene vivi di spirito e coraggio
3 febbraio 2014 at 9:21 AM
Fischia il vento, urla la bufera, scarpe rotte… Non hai nemmeno finito di scrivere che subito ti arriva un flash pubblicitario che ti dice a quanti metri c’è una svendita di ADIDAS e ti dice pure che autobus (visto che sanno che sei a piedi) prendere. E così capisci che se starrnuti in fila alle poste per ritirare la pensione, alla borsa di katmandu ci sono su e giù che neanche il TABOGA. Per questo ammiro la tua costanza e la tua fantasia e cercherò di farla mia, ma sai la fatica. (eran giorni che cercavo di convincere wordpress che non ero un estraneo, solo che loo pretendono che io capisca il loro gergo, poi m’è venuto in mente che per loro sono kremab e non kreben, Un saluto).
3 febbraio 2014 at 8:42 PM
l’ultima strofa l’ho presa in prestito da Pietrangeli
4 febbraio 2014 at 9:55 PM
Chi non riconoscerebbe “Contessa”?
L’ho cantata tante di quelle volte, in cortei, in sit in… e con tutto l’entusiasmo della mia gioventù .
Ora il mio entusiasmo è un po’ scemato… Pietrangeli sta dal signor B,… e al parlamento ci stanno i cinque stelle.
3 febbraio 2014 at 9:24 PM
In effetti sembra un urlo di battaglia. 🙂
11 febbraio 2014 at 5:03 PM
che bravo Barda!! :- )
(anche se la tentazione di chiudersi in cantina a volte è forte..)
ciao
11 febbraio 2014 at 9:02 PM
Muchas gracias. Mai disperare