Archivi del mese: dicembre 2010

Siamo tutti pastori. Buon anno nuovo

Semus totus pastores. Bon'annu benidore

Terminare un anno con una poesia di Raimondo Piras credo sia doveroso. Anzitutto per la levatura poetica di Remundu e per la grandezza della sua opera culturale in terra sarda. La poesia parla di un lavoro,oserei dire "una missione", di un mestiere, difficile, antico e dignitoso del popolo sardo: il pastore. Ultimamente si è letto di frequente nei giornali la frase "siamo tutti pastori". Credo che in questa poesia ci sia tutto il senso e la profondità dell'essere e del sentirsi pastore, nel più profondo dell'animo, nel dna, come lo è per me, pastori da generazioni. Io mi onoro di appartenere a questa tradizione, a questo mondo, anche se poi, ho scelto di fare altro. Però so, sento, capisco, i patimenti del pastore di oggi, fra il martello della globalizzazione e l'incudine della legislazione europea. Buttato in campagna dalle prime luci dell'alba, fino al tramonto, senza ferie, feste comandate da passare in tranquillità coi suoi cari, perché quello che conta è il ciclo biologico della pecora, che imprime tempi e modalità. Il pastore è anzitutto, obtorto collo, "ostaggio" della pecora, ne deve seguire i suoi ritmi, a poco valgono e varrebbero i moderni computers, di fronte ad un "mestiere" millenario, il pastore è insostituibile dalle macchine, poiché conosce tutto dei suoi capi, dalla camminata sa se la pecora patisce qualche malanno, dalle nuvole conosce le intemperie ed i rovesci di tempo che si avvicinano, tali da fargli cambiare programma in tempi stretti, far pascolare il gregge all'esterno in un certo terreno piuttosto che in un altro, ovvero tenerle in stalla. Tutto per arrivare al frutto, al prodotto, mal pagato, vituperato, non considerato in un mondo che pensa solo al profitto, alla quantità,non alla qualità. In poche parole è offensivo ed è vergognoso che un litro di latte costi quanto un litro d’acqua!
L'auspicio, quindi, è che il mondo pastorale, che finalmente ha preso coscienza "collettiva", si è fatto movimento, riottenga quella dignità quella centralità quella importanza che merita, senza la quale, il mondo che lo circonda non può farne a meno.

Semus totus pastores
 


Pastore Antigu
(Remundu Piras)

Paschet ferrada e bella ch'est ammiru
s''ama, bonificada in sa laguna:
in mesu, a fust'in balva che coluna,
e-i su tazu li paschet in giru

chi li dat ite fagher e regiru
batindendel'a domo sa fortuna.
PO las abintinnare a una a una
in paschimenta li 'enin a tiru:

sas belveghes lu melan e fiagan,
issu sa manu in rènules lis passat
lischendelis sa chirra fita e neta,

ca cussa sudditànscia mansueta
est sua, nd'est gelosu e las ingrassat
ca su tributu a bonu coro pagan.
(22/08/1972)

Pastore Antico

Pascola coi campanacci bella da ammirare
il gregge, bnificata nella laguna:
in mezzo, bastone sotto barba come colonna,
il gregge gli pascola intorno

che gli da da fare e lo impegna
portandogli a casa la fortuna.
Distinguendole ad una ad una
che durante il padcolo gli vengono a tiro:

le pecore lo belano e lo annusano,
lui le mani nel manto gli passa
lisciandogli la lana fitta e pulita,

che quella sudditanza mansueta
è la sua, ne è geloso e le ingrassa
che il tributo di buon cuore pàgano

.

                                  


Peppino Marotto …l'an mortu tres annos faghet

Poeta, cantantore di lotte e sindacalista, Peppino Marotto nasce a Orgosolo nel 1925 e muore nel suo paese natale nel 2007, assassinato da sei colpi di pistola. Membro fondatore dei Tenores di Orgosolo e ha pubblicato numerose poesie in lingua sarda. Autore di teatro per lo spettacolo "Parliamo di miniera". Nel 1945 Marotto si iscrisse al Partito Comunista e al ritorno nel suo paese partecipò ai moti popolari di contestazione della politica del governo italiano nei confronti della Barbagia. Nel 1954 fu condannato al carcere con l'accusa di tentato omicidio, anche se lui si è sempre dichiarato innocente. Scarcerato nel 1962 in seguito ad un'amnistia e si trasferì in Lombardia. Nel '66 tornò ad Orgosolo dove continuò la sua attività politica e come sindacalista nella CGIL. Nel 1976 collabora con la "Cooperativa Teatro di Sardegna, componendo appositamente delle opere per lo spettacolo Parliamo di miniera". Il 29 dicembre 2007 è stato assassinato con sei colpi di pistola nel Corso di Orgosolo mentre andava a comprarsi il giornale. Il killer nonostante abbia agito in pieno giorno e in una strada trafficata è ancora sconosciuto.

sardegnadigitallibrary.it_una bella giornata con peppino marotto

bardaneri.splinder_Peppino_Marotto_non_c'è_più.

nursardegna.blogs_peppino_marotto_sa_lotta_de_pratobello

gramscitalia.it_in memoria di peppino marotto

peppino marotto gruppo facebook

 

Sonetto su Gramsci

La canzone politica degli anni '70 (1970-1980) da ildeposito.org

Sardinna – afflita mama generosa
geniale unu vizu a lughe as dadu
e l'as cun sacrifìtziu allevadu
pro ca ses arretrada e bisonzosa:

Torinu – industriale e operosa
a Gramsci l'as bene istudiadu
poi est issu mastru diventadu
de sa povera zente corazosa:

at fundadu su nostru giornale
sa chi oe vestamus Unidade
pro cumbater sa classe padronale;

e l'an mortu sena pietade
sos agutzinos de su capitale
ma non morit sa sua ereditade.


«La Sardegna è una terra che vive perennemente al confine tra modernità e arcaismo – ha detto Flavio Soriga, giovane scrittore cagliaritano – È una terra ultramoderna, ma anche un luogo dove succedono cose incredibili, in cui è possibile che un poeta, un sindacalista di 82 anni come Peppino Marotto, venga ucciso da qualcuno che gli spara alle spalle». Secondo Soriga l'omicidio di Marotto «è più che altro è l'ennesima irruzione dell'arcaismo nella nostra incompleta modernità».


… apparire all'improvviso …

I pastori cambiano strategia: "Basta con i cortei, al via i blitz"
Il Movimento pastori cambia strategia: non organizzerà più cortei, ma blitz. Basta con le marce su Cagliari e i blocchi stradali: lì bisogna essere in tanti per dare forza alla protesta. Dalla prossima settimana, a scendere in campo saranno i gruppi d'assalto

il nemico …attaccatelo quando è impreparato, e apparite all’improvviso.(Sun Tzu)

Tattica e strategia. Queste questioni spesso sottovalutate ritornano in auge, finalmente. L'abbiamo visto con gli studenti, occupazione di lastrici universitari monumenti piazze,… funziona all'insegna del maggior risultato col minimo sforzo. Poche decine di persone, determinate, sono in grado di dare visibilità a istanze legittime, bucando anche i media dei "padroni",  attraverso modalità democratiche e in grado di coinvolgere anche chi, dall'altra parte della barricata, continua (nonostante tutto) a fare tifo per questo governo piduista massone e fascista. Già piduista in tutto e per tutto perchè i provvedimenti adottati sono contenuti nel Programma 2 di Licio Gelli, in brodo di giuggiole perchè il suo programma trova sponda, ovviamente, nella destra.Non ci resta che dare man forte a tutte le iniziative di lotta, se possibile unendo pastori operai studenti precari.
Al lavoro alla lotta